Anoressia nervosa

Scritto dalla Dottoressa Francesca Vottero Ris, psicologa a Torino

L’Anoressia nervosa è un Disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da:
rilevante perdita di peso corporeo e rifiuto di mantenere un peso normale per il sesso, l’età e l’altezza, oppure incapacità a raggiungere il peso previsto quando il disturbo si manifesta nella fanciullezza o nella prima adolescenza.

L’Anoressia nervosa è caratterizzata da:

  • intensa paura di diventare grassi anche quando si è sottopeso, la perdita di peso è considerata una straordinaria conquista e un segno di ferrea autodisciplina mentre l’incremento ponderale è esperito come un’inaccettabile perdita della capacità di controllo;
  • alterazione dell’immagine corporea per ciò che riguarda forma e dimensioni, malgrado il sottopeso, alcuni si sentono grassi in riferimento alla totalità del loro corpo, altri ammettono la loro magrezza ma percepiscono come troppo grasse alcune parti del loro corpo come l’addome, i glutei o le cosce;
  • amenorrea (assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi) oppure ritardo della comparsa del menarca in epoca pre-puberale, è la spia di una disfunzione endocrina dovuta a carenze nutrizionali e alla perdita di peso, in una percentuale minore di casi può presentarsi prima del calo ponderale per reazione dell’organismo ad uno stress emotivo.

Chi soffre di questo disturbo manifesta un’ossessiva paura di ingrassare e la ricerca continua di una magrezza estrema, ottenuta primariamente tramite una severa restrizione alimentare. I pensieri riguardanti il cibo e il suo controllo diventano così pervasivi da configurarsi come una sorta di rimuginio ansioso instancabile che non lascia spazio ad altro.
Si possono distinguere due forme di Anoressia nervosa:

1. di tipo restrittivo, in cui sono presenti digiuno e un’eccessiva attività fisica. In alcuni casi può non esserci un forte controllo sull’assunzione di alimenti ma un’attività fisica esasperata e compulsiva che argina la spinta biologica alla fame e assume anche la funzione di anti-ansia tenendo la mente occupata (a volte presente nelle ragazze che praticano uno sport agonistico);
2. di tipo bulimico, in cui sono presenti episodi di abbuffata in cui si mangia con la sensazione di aver perso il controllo sul cibo (non necessariamente grandi quantità di cibo) a cui spesso fanno seguito condotte di compenso come vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici, intenso esercizio fisico.

Come la maggior parte dei disturbi del comportamento alimentare tende a manifestarsi in età immediatamente pre o post pubertà, ma si può manifestare in occasione di qualsiasi evento che coincida con un cambiamento di vita.
Spesso si manifesta associata a depressione, al disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo bipolare e alla tendenza all’autolesionismo.

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